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Sequestranti degli acidi biliari associati alle statine per ridurre lo sviluppo di diabete mellito


Nello studio JUPITER ( The Justification for the Use of statins in Primary prevention: an Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin ), la Rosuvastatina ( Crestor ) ha ridotto in modo significativo gli eventi cardiovascolari, anche se è stato riscontrato un piccolo, seppure significativo, aumento del rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2.

L’aumento del rischio di diabete nello studio JUPITER è in linea con le conclusioni di una meta-analisi che ha indicato che le statine, con la possibile eccezione della Pravastatina ( Selectin ) possono produrre un marginale incremento di diabete di tipo 2.

Sebbene l’effetto netto delal Rosuvastatina sia risultato estremamente positivo, alcuni Ricercatori dell’Alabama Medical School a Birmingham negli Stati Uniti, hanno ipotizzato che l’aggiunta di un sequestrante degli acidi biliari ad una statina potrebbe non solo ridurre ulteriormente i livelli lipidici, e potenzialmente ridurre ancor di più gli eventi cardiovascolari, ma anche proteggere contro lo sviluppo di diabete.
Colesevelam ( Cholestagel ) è stato recentemente approvato per la terapia del diabete.

Colesevelam, come altri sequestranti degli acidi biliari, abbassa i livelli del colesterolo LDL del 16% e della proteina C-reattiva del 22%, oltre alle riduzioni prodotte dalla sola terapia con statine.

I sequestranti degli acidi biliari oltre ad abbassare i livelli lipidici e glicemici, presentano un’attività antinfiammatoria ed hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari.

Colesevelam potrebbe pertanto essere aggiunto ad una statina nei pazienti con diabete e con resistenza all’insulina, con l’obiettivo di migliorare il controllo glicemico e prevenire lo sviluppo di diabete mellito. ( Xagena2009 )

Bell DS, O’Keefe JH, Diabetes Obes Metab 2009; Epub ahead of print


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